Sono state effettuate 688 operazioni complessive (590 nel 2023), di cui oltre 450 per protesi d’anca e ginocchio e la restante parte per procedure di day service. La novità delle tecniche mininvasive come l’accesso anteriore “Bikini” e posteriore “Superpath”
Sono 100 gli impianti effettuati con l’impiego del sistema robotizzato ortopedico, unico attivo in Puglia e quasi 700 interventi di protesi ortopediche nel 2024.
Sono i risultati dell’attività del Centro di Chirurgia ortopedica protesica dell’Ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Putignano, avviato a giugno 2022 e divenuto rapidamente il punto di riferimento di tutta la ASL Bari nel campo della chirurgia protesica in elezione, in modo particolare per l’impianto di protesi totali di anca e ginocchio.
Particolarmente rilevanti i volumi del 2024, con 688 interventi totali eseguiti, tra cui oltre 450 per protesi d’anca, ginocchio e spalla e la restante parte rappresentata da procedure di day service (artroscopia, alluce valgo, tunnel carpale ecc.): un aumento netto del 17% rispetto ai 590 interventi del 2023. Decisivo il coinvolgimento dei 64 specialisti delle Ortopedie e Traumatologie degli Ospedali “Di Venere” e San Paolo di Bari, “Don Tonino Bello” di Molfetta, “Perinei” di Altamura e “San Giacomo” di Monopoli e delle varie figure professionali del presidio di Putignano, medici, infermieri e personale del blocco operatorio.
Il fiore all’occhiello del Centro di Chirurgia protesica è senz’altro la possibilità di impiantare protesi di ginocchio utilizzando il sistema robotizzato che garantisce importanti vantaggi rispetto alla tecnica tradizionale, soprattutto a favore del paziente: posizionamento dell’impianto più accurato rispetto alla tecnica manuale; minore invasività dell’intervento chirurgico; migliore bilanciamento dei legamenti e maggiore protezione dei tessuti molli; diminuzione del dolore post operatorio e una più rapida ripresa dopo l’intervento.
Tra le novità del 2024, l’introduzione nella struttura di Putignano – per la protesi totale di anca – delle tecniche mininvasive di accesso anteriore (“Bikini” e tradizionale) e accesso posteriore (“Superpath”), già in uso nelle Ortopedie della ASL Bari, che comportano un approccio all’anca più evoluto, maggiormente conservativo e rispettoso dell’anatomia dell’articolazione.
È stata inoltre ulteriormente intensificata, come previsto dal Dipartimento Ortopedico, la collaborazione tra Ospedale e Territorio, con lo scambio tra chirurghi ortopedici territoriali che hanno potuto operare in Ospedale e chirurghi ortopedici ospedalieri che hanno potuto utilizzare le sale operatorie presenti nei Presidi Territoriali d’Assistenza, con un importante risultato nello scorrimento delle liste d’attesa.