È una delle più moderne in Italia. Soddisfazione da parte della Regione Puglia

 

È stata inaugurata la nuova Pet-Tac digitale all’ospedale “Di Miccoli” di Barletta, nella unità operativa di Medicina Nucleare completamente ristrutturata, diretta dal dottor Pasquale Di Fazio, ripensata per migliorare i percorsi dei pazienti in totale e assoluta sicurezza anche per gli operatori.

Si tratta di un’apparecchiatura digitale, tra le poche presenti della Regione Puglia, che offre notevoli vantaggi: consente infatti di vedere le immagini con un dettaglio completamente nuovo, ha un potere di risoluzione che scende a 2 millimetri a fronte dei 5-6 millimetri delle Pet tradizionali, consente di scannerizzare l’intero corpo in 8-10 minuti a fronte dei 20-25 minuti necessari con una Pet tradizionale e riduce la quantità di medicinale radioattivo da somministrare al paziente e necessario per completare l’esame.

I lavori di riqualificazione del reparto e l’acquisto della Pet-Tac hanno un costo complessivo di circa 3 milioni e 300 mila euro, finanziati con i fondi POR Puglia FESR 2014-20/Azione 9.12. I lavori sono cominciati a maggio del 2023 e l’attività non è stata mai interrotta grazie alla Pet mobile che ha consentito la piena operatività della unità operativa: a partire dal pomeriggio di lunedì 12 febbraio, la nuova Pet-Tac è utilizzata a pieno regime.

“Questa nuova Pet-Tac che sostituisce l’apparecchiatura con cui abbiamo lavorato dal 2009 ad oggi – dice Pasquale Di Fazio – ci garantisce di vedere lesioni neoplastiche di addirittura 2 millimetri in pochi minuti, con meno farmaco. E non solo: strumenti di intelligenza artificiale consentono di agevolare anche la refertazione. Abbiamo fatto un passo in avanti notevole con una Pet-Tac che ci permetterà di migliorare ancora le diagnosi a vantaggio dei pazienti e dei loro percorsi di cura. Siamo davvero molto soddisfatti”.

“Nella fase di ideazione del progetto è stata data particolare importanza alla definizione dei percorsi dei pazienti e degli operatori – dice Alessandro Scelzi, Direttore Sanitario della Asl Bt  – ed è stato curato l’adeguamento alle norme radioprotezionistiche dell’intero ambiente che ospita una sala di attesa più ampia e confortevole, una sala di infusione, una sala di preparazione del radiofarmaco, una sala di attesa post esame, una sala refertazione, percorsi di ingresso e di uscita per il personale e una zona di decontaminazione per gli operatori da utilizzare in casi di necessità”.

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